Fra il 1635 e il 1653 fu invece edificata la graziosa chiesa confraternale di San Giovanni Battista e dell’Immacolata, a metà tragitto dell’attuale Via Giacomo Leuzzi. Costruita dai maestri Ortensio e Cesare Pugliese, sarebbe dovuta essere annessa ad un monastero di monache clarisse, ma la fondazione claustrale non avvenne mai. La deliziosa facciata, coronata da un timpano dai rimandi catalano-durazzeschi, è arricchita da un finestrone lapideo finemente intagliato e traforato, oltre che dalla statua in pietra dell’Immacolata. L’effigie a tutto tondo del Battista, sempre intagliata nella morbida pietra leccese, è invece ospitata in una nicchia lungo la fiancata sinistra esterna dell’edificio, arricchita anche sulla sommità da doccioni zoomorfi per il deflusso dell’acqua piovana. L’unica navata rettangolare culmina nella magnifica macchina d’altare barocca, scolpita in pietra leccese dall’abile lapicida copertinese fra Ambrogio Martinelli alla metà del Seicento. Importanti la statua lignea settecentesca di San Giovanni Battista e il piccolo organo a canne custodito in chiesa, datato 1877.

Testi: Francesco Danieli