Forte delle sue chiese e dei suoi palazzi, pittoresco nelle sue viuzze, il borgo antico di Galatone possiede un fascino particolare. Un fascino accresciuto dal fatto che in diversi punti ci si accorge di essere avvolti dalla cinta muraria, prerogativa non comune a tutti i centri salentini ma solo a quelli che si vantavano del titolo di terra e di civitas. Il centro storico di Galatone era originariamente articolato, alla maniera romana, intorno a cardo e decumano. Il cardo corrispondeva all’asse nord-sud, identificabile suppergiù con le attuali vie Santa Lucia e Armando Diaz; il decumano corrispondeva all’asse est-ovest, identificabile suppergiù con le attuali vie Ospedale e Paraporti. Tale iniziale impostazione urbanistica si confuse in pieno Settecento, con lo spostamento della Porta dell’Antro (porta San Sebastiano) nell’attuale posizione. All’incrocio tra cardo e decumano sorge la chiesa dell’Annunziata (detta di Santa Lucia), antica parrocchia latina della città, ora ridotta al rango di rettoria.
Testi: Francesco Danieli